domenica 16 dicembre 2007

In 80.000 hanno detto No al Dal Molin


In migliaia ieri, tante famiglie, bambini, giovani e meno giovani, attivisti dei centri sociali, dei comitati, per le strade di Vicenza per la manifestazione contro il Dal Molin.
Lo striscione di apertura tenuto dalle donne del No dal Molin che indossano una maschera bianca. "Su Vicenza è calato il silenzio", hanno denunciato nei giorni scorsi i cittadini. Questa lotta e questa città sembramo infatti essere invisibili per il Governo e i media mainstream. Proprio mercoledì il presidente della Repubblica Napolitano ha espresso la sua posizione sull’ampliamento dell’aeroporto: "nessun ripensamento" da parte del governo italiano.
L’appello lanciato nei giorni scorsi ad unirsi tutti dietro all’unica grande bandiera simbolo di questa battaglia è stato accolto dai manifestanti.
Subito dopo lo striscione di apertura sfilano i comitati del Patto del Mutuo soccorso, i cittadini che si battono a livello territoriale come i No Tav, i No Mose, No Ponte ed alcune delegazioni dei comitati europei e gli attivisti statunitensi che si battono contro la guerra che ieri sera hanno partecipato all’apertura dei lavori di questa 3 giorni europea.
In testa al lungo e colorato corteo anche Don Gallo della Comunità San Benedetto al Porto. Dal palco mobile della manifestazione si alternano gli interventi.
Nel corteo anche un grande striscione con la scritta "Genova: la storia siamo noi! Liberi tutti" dopo la sentenza di ieri che condanna 24 imputati a 102 anni di pena.
Dopo circa due ore la testa del corteo è arrivato nel Piazzale della Stazione ferroviaria.
Dal palco mobile i primi interventi sono stati di Cinzia Bottene del Presidio permanente, il premio Nobel Dario Fò e Don Gallo. Poi hanno preso parola il Comitato NoF35 di Novara, i No tav, la rete Campana rifiuti zero, e le delegazioni dei comitati europee che si battono contro le basi.
"Dobbiamo gridare forte il nostro no anche alle vittime delle guerre che non hanno voce" - ha detto Cinzia - "dire No al Dal Molin, significa dire un forte sì al futuro. Noi continueremo a urlare le nostre ragioni, la strada sarà lunga ma i grandi cambiamenti non sono mai immediati [...] Un futuro diverso è possibile se tutti noi ci battiamo insieme per realizzarlo".
"Col sole che è venuto per cancellare la neve siete arrivate tutti voi, voi siete stati veramente il sole perché ci date speranza" - sono le parole del premio Nobel Dario Fò, che riferendosi al Governo ha detto "un governo che fa di tutto per essere disprezzato, assente, non ascoltate la gente, figli di puttana che hanno distrutto la nostra fiducia, siete dei bugiardi e ci ricorderemo di questo vostri atteggiamenti nel futuro".
Una volta conclusa la manifestazione, un nuovo corteo, è partito alla volta del Presidio Permanente.
Tensione in stazione causata ancora una volta dall’arroganza di Trenitalia che con un atteggiamento assolutamente irresponsabile blocca i convogli in partenza e in arrivo. Dopo una lunga trattativa gestita dal Presidio permanente la situazione si è sbloccata e i treni sono finalmente partiti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

www.nodiscarica.blogspot.com